Bonus casa 2022: le agevolazioni della Legge di bilancio

Grazie a questo bonus, gli under 36 possono acquistare la prima casa a condizioni vantaggiose.

Prima di tutto, i giovani possono risparmiare sulle tasse grazie all’esenzione di alcune imposte relative alla compravendita immobiliare (come le imposte catastali e di registro). E c’è di più!

Sappiamo tutti quanto sia difficile per un giovane lavoratore accedere ad un mutuo bancario, soprattutto se non si hanno garanti o contratti a tempo indeterminato alle spalle. 

Ma ora, grazie al bonus prima casa, è possibile accedere più facilmente al mutuo per l’acquisto della prima casa. 

Lo Stato, infatti, può diventare garante del mutuo fino all’80% dell’importo, e la banca potrà erogarlo a condizioni migliori, accettando anche contratti di lavoro atipici (come ad esempio apprendistato, o contratti a tempo determinato).

Se stai cercando attivamente la tua prima casa e vuoi accedere al bonus, ti consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo dettagliato sul Bonus prima casa under 36.

Se invece stai pensando di acquistare una casa che ha bisogno di una ristrutturazione, e sei in dubbio se comprarla o meno, è proprio questo il bonus che ti convincerà a farlo!

Con la nuova Legge di bilancio, infatti, è stato prorogato il Bonus ristrutturazione fino al 2024.

Si tratta di un’agevolazione fiscale per i lavori di ristrutturazione. Prevede una detrazione fiscale del 50% (in altre parole, uno detrazione sulle tasse dovute allo Stato) fino a un limite massimo di spesa di 96.000 euro.

Si tratta, quindi, di uno “sconto” sulle tasse. Ma esiste un altro modo per poterlo convertire in somme utili alla ristrutturazione? La risposta è sì!

Chi vuole usufruire del bonus ristrutturazione, infatti, può anche optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Cosa significa?

1) La cessione del credito prevede che chi usufruisce della detrazione fiscale possa cederla ad un ente terzo (come la banca) in cambio del rimborso in denaro fino a un importo massimo.

In pratica, il committente paga la fattura piena alla ditta che effettuerà il lavori, per poi cedere il credito che gli spetta alla banca, che gli restituirà la somma equivalente al credito.

2) Con lo sconto in fattura, invece, è la ditta che effettuerà i lavori a fare uno sconto fino a un importo non superiore al costo stesso dei lavori. Semplificando, la ditta che realizza i lavori anticipa al committente la detrazione fiscale, e cederà successivamente il suo credito a banche o ad altri istituti.

Il risultato è uno sconto del 50% sul costo dei lavori di ristrutturazione, che saranno resi immediatamente più accessibili. Geniale, no?

Subito dopo la ristrutturazione, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici è uno dei costi più importanti da sostenere.

Ma non temere: anche in questo caso, c’è un’agevolazione da poter sfruttare!

Fino al 2024 sarà possibile acquistare mobili ed elettrodomestici di classe energetica A +, A per i forni per gli elettrodomestici dotati di etichetta energetica ottenendo una detrazione fiscale del 50% (senza possibilità di cessione del credito o sconto in fattura).

Il bonus spetta a chi sta realizzando lavori di ristrutturazione. Per poter chiedere la detrazione, gli interventi di ristrutturazione della casa devono essere di manutenzione straordinaria (per es.: costruzione di nuovi servizi igienici, installazione di pompe di calore o sostituzione della caldaia).

Rientrano, ad esempio, tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Per tutto il 2022 sarà agevolato anche chi vorrà mettere mano al verde della propria abitazione, grazie al Bonus verde. Ma di cosa si tratta?

Anche in questo caso, parliamo di una detrazione fiscale al 36% per le spese sostenute per la sistemazione del verde di casa e condominio, fino a un limite massimo di spesa di 5000 euro ad immobile per una detrazione in 10 anni.

Si potrà accedere al bonus verde per le spese di:

– sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
– realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Ora che conosci tutti i bonus casa, ti sarai sicuramente convinto/a che è questo il momento migliore per acquistare un immobile!